Ossessione
Antica ossessione
perduta in mezzo al mare
ti penso nella notte
e intenta ad osservare.
I limiti del cielo
e del tuo mare oscuro,
Di ciò che è evidente
e ciò che è insicuro.
Per gioco e per il fato,
Il Karma è il nostro mondo,
ridenti ci guardammo
cadendo nel profondo.
Il ventre tuo mi cerca
mi cinge di languore
e da questo nudo scranno
mi porta il tuo sapore.
Il tuo respiro perso
il tuo profumo vero
lo sguardo tuo carnale
nel rito animale.
Le unghie tue che affondano,
che lasciano il tuo segno,
Che marchiano la pelle,
Tal fuoco fa nel legno.
Ti stringo nel mio petto
Che urla del tuo corpo.
Ti mangio come carne
del fiero ultimo pasto.
Mi lascio al tuo delirio
rinuncio alla ragione,
Chè, non avrei rivisto,
La Sua folle stagione.
Parlami, guardami, toccami.
Mani, pelle, capelli.
Ora io, ora tu.
R.S.